L’appello di Filippo Lombardi, coordinatore ad interim del PPD
Lo sappiamo tutti: bisogna diffidare dei sondaggi. Prima obiezione: possono sbagliare, e a volte sbagliano anche di parecchio. Seconda: se sono troppo buoni inducono a rammollire i combattenti, convinti che “tanto è già fatta”. Terza: se sono invece troppo cattivi demoralizzano le truppe e portano a risultati ancora peggiori…
Nel caso delle Comunali del 10 aprile prossimo, solo il Giornale del Popolo ha rinnovato l’esercizio con il prof. Pisani, dimostrando in ogni caso una bella vitalità giornalistica. Sappiamo che Pisani è di regola preciso e affidabile, quindi la prima obiezione dovrebbe cadere, per quanto sia difficile operare con numeri piccoli come quelli di alcune città ticinesi. I risultati delle due ondate di sondaggi per queste Comunali sono in genere abbastanza incoraggianti per il PPD, senza poter essere definiti “troppo buoni”: quindi evitiamo tanto la seconda quanto la terza obiezione, e possiamo continuare con serietà e serenità il nostro lavoro di convincimento dell’elettorato.
Un problema però questo sondaggio lo presenta, e non è nuovo, specie a Lugano dove sembra confermare l’esistenza di una sorta di “derby PLR-Lega” per il primo posto. Detesto questo genere di derby, che attira l’attenzione solo sui primi due e penalizza tutti gli altri, specie il PPD.
Ma perché, perché mai? Questa è la domanda cui dobbiamo rispondere con vigore noi Popolari Democratici, parlando in primo luogo con i NOSTRI elettori. È ora di finirla di mettere il naso nella competizione degli altri: NOI dobbiamo batterci per i NOSTRI valori, per le NOSTRE idee, per i NOSTRI uomini, per le NOSTRE soluzioni concrete e costruttive a favore della NOSTRA comunità. Nessun altro lo farà per noi, e nessun regalo riceveremo di ritorno per aver sostenuto l’uno o l’altro contendente maggiore!
Non è solo un ragionamento di Partito: sono profondamente convinto che per il bene del Ticino e dei nostri Comuni – che vogliamo INSIEME far crescere più forti – che il ruolo del PPD non può essere solo quello di ago della bilancia fra Liberali e Leghisti. Lo fa da mezzo secolo con successo il nostro partito fratello in Brasile, quel PMDB (Partido do Movimiento Democràtico Brasileiro) che non ha mai avuto la presidenza ma ha sempre fatto coalizione vuoi con la destra vuoi con la sinistra per costituire le maggioranze necessarie (e che oggi, abbandonando Dilma Roussef in forte odore di corruzione, ne determinerà probabilmente la fine politica).
Bene: questo NON è il nostro obbiettivo e NON è il servizio che vogliamo rendere ai Comuni ticinesi. Noi vogliamo invece – con i nostri valori, la nostra visione della persona umana e della sussidiarietà – plasmare il Comune ticinese del futuro. Quindi abbiamo BISOGNO che gli elettori, non solo i “nostri”, riconoscano questo impegno e votino per i nostri uomini e le nostre donne, nei Consigli comunali e nei Municipi. Resta poco più di una settimana per convincerli: facciamolo TUTTI con convinzione, passione e grinta!
Viva il PPD, vivano i Comuni ticinesi!
Filippo Lombardi,
coordinatore ad interim